Agevolazioni fiscali in materia edilizia
Le agevolazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e recupero edilizio degli immobili sono state prorogate per tutto il 2019.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie aggiornata a maggio 2019, in cui sono elencate tutte le tipologie dei lavori ammessi alle detrazioni e le condizioni necessarie per usufruirne.
Va rilevato, tuttavia, che alcuni interventi ammessi al bonus fiscale rientrano, dal punto di vista strettamente edilizio, nella semplice manutenzione ordinaria e cioè nell’attività edilizia libera, che non richiede la presentazione agli uffici comunali di alcuna pratica edilizia. Tra le ipotesi più frequenti si indicano, a titolo di esempio, la riparazione, integrazione o sostituzione di: pavimentazioni, intonaci, serramenti, impianti elettrici, impianti igienici e idro sanitari, ecc. Il caso è espressamente contemplato tra le varie condizioni elencate per usufruire della detrazione, nella Guida Fiscale, dove si specifica che il contribuente deve essere in possesso “delle abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare (concessioni, autorizzazioni, eccetera) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, della dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà in cui indicare la data di inizio dei lavori e attestare che gli interventi realizzati rientrano tra quelli agevolabili”.
La dichiarazione sostitutiva, valida ai soli fini fiscali, non deve essere presentata agli uffici comunali, dato che la materia fiscale non rientra nelle loro competenze.
Inoltre, non va presentata al Comune, in relazione alle predette agevolazioni fiscali, alcuna pratica (ad es. Cil, Cila, Scia) per opere che rientrano nei casi di edilizia libera.