Piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes)
Un impegno che viene da lontano
Il Comune di Padova fin dal 1999 con il Piano Energetico Comunale ha posto il tema del risparmio ed efficienza energetica al centro delle proprie politiche. Dal 2005 con il Piano di Efficienza Energetica, ed in modo particolare dal 2009 con il Piano Operativo Energia, ha ampliato il proprio ambito di intervento e di pianificazione ponendo l'attenzione ai cambiamenti climatici e alle ricadute in città.
Il patto dei Sindaci
Il Patto dei Sindaci è la prima iniziativa pensata dalla Commissione Europea per coinvolgere direttamente i governi locali e i cittadini nella lotta contro il riscaldamento globale. Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci prendono l'impegno volontario e unilaterale di andare oltre gli obiettivi dell'UE in termini di riduzioni delle emissioni di CO2.
Per raggiungere questo obiettivo i governi locali che sottoscrivono il Patto si impegnano su base volontaria a:
- realizzare un inventario base delle emissioni (IBE) di gas ad effetto serra (espressi in tonnellate di CO2 equivalente) che identifica le emissioni del territorio comunale all'anno base;
- realizzare un Paes (Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile) che identifichi azioni da realizzare sul territorio comunale per ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020;
- realizzare periodicamente (ogni 2 anni) un report sull'attuazione del Paes per valutare il grado di realizzazione delle azioni previste e aggiornare la struttura degli obiettivi del piano in conseguenza di nuove informazioni disponibili, di diverse politiche o in relazione alla variazione dei contesti economico e/o tecnologico.
Il Comune di Padova ha sottoscritto il Patto dei Sindaci con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2010/0041 del 10.05.2010 consultabile nella sezione "documenti" a destra di questa pagina.
La Commissione Europea ha approvato il Piano nel marzo 2012.
Progetto Life-LAKS
Il progetto Life- LAKS - (Local Accountability for Kyoto Goals) avviato nel 2009 e terminato nel 2011, ha messo a disposizione le risorse necessarie per la definizione dell'inventario delle emissioni e del Piano di Mitigazione ed Adattamento.
Il progetto ha coinvolto le città di: Reggio Emilia, Padova, Girona (ES), Bydgoszcz (PL).
I tavoli di lavoro per il piano
Le attività di predisposizione, attuazione e monitoraggio del Piano e degli altri adempimenti legati al Patto dei Sindaci sono coordinati dal Settore Ambiente sotto la supervisione della Direzione Generale.
Sono stati attivati più tavoli tecnici aventi lo scopo di definire gli aspetti metodologici del Piano, individuare le azioni e programmare la loro realizzazione.
I tavoli attivati sono:
- interno all'amministrazione dedicato alle strategie energetiche comunali;
- con le aziende di servizio pubblico allo scopo di individuare e gestire le azioni messe in atto per conto dell'amministrazione comunale (gestione rifiuti, gestione acque, illuminazione pubblica);
- con gli altri enti pubblici presenti sul territorio comunale: ASL, Azienda Ospedaliera, ESU, ATER per promuovere ed integrare nel piano le politiche energetiche degli altri enti pubblici;
- con gli stakeholders dell'Agenda 21 locale (Associazioni di categoria - Confindustria, Aziende che gestiscono i servizi pubblici, Azienda Ospedaliera e ASL, Università): in ragione della complessità e tecnicità delle tematiche affrontate, si sono svolti alcuni incontri con interlocutori istituzionali specifici volti a massimizzare il loro contributo al documento in termini di contenuti.
Le attività dell'ufficio del Piano hanno inoltre attivato sinergie e gruppi di lavoro con l'Università di Padova e IUAV di Venezia tesi ad approfondire la tematica dell'adattamento ai cambiamenti climatici che necessita di studi specifici per individuare le azioni più incisive e con i migliori risultati nell'abbattimento della CO2.
- L'inventario delle emissioni
L'inventario delle emissioni di gas serra è lo strumento fondamentale per realizzare un'efficace strategia di mitigazione. È tramite l'inventario, infatti, che emergono i settori maggiormente responsabili delle emissioni a livello locale, e quelli su cui è fondamentale intervenire per ottenere dei risultati in modo efficace.
Le emissioni sono suddivisibili in due grandi categorie, funzionali a definire gli ambiti di intervento prioritari:
- A. Emissioni del territorio comunale: tutte le emissioni generate all'interno dei confini amministrativi del Comune (comprende quindi al suo interno anche quelle dirette dell'ente).
- B. Emissioni dell'ente: tutte le emissioni di cui è direttamente responsabile il Comune (illuminazione pubblica, consumi elettrici e di riscaldamento degli edifici di proprietà comunale) questo gruppo di emissioni è un sottoinsieme di quelle a livello territoriale (A).
Le emissioni del Comune
L'inventario del Comune di Padova è stato realizzato prendendo come anno di riferimento il 2005, primo anno su cui erano disponibili serie storiche di dati complete ed affidabili.
Le emissioni dell'Italia nell'anno 2005 erano pari a 480 Milioni di tonnellate di CO2 (dati ISPRA); il contributo della città di Padova ammontava allo 0,40%, pari a 1,892 milioni di tonnellate di CO2.
Le emissioni procapite di CO2 dei padovani del 2005 raggiungevano le 8,52 tonnellate, dato al di sopra della media nazionale, che si attestava a 8,21.
Complessivamente le emissioni della città di Padova nel 2005 corrispondono a 1.892.158 tonnellate di CO2, di cui 53.809 sono le emissioni dell'Amministrazione Comunale che corrispondono a circa il 3% del totale.
Le emissioni della città di Padova per settori e aree
Le emissioni di gas serra sono state classificate in base alle aree su cui è articolato il Piano Clima (1. Nuove energie a zero CO2; 2. Una città più verde e più efficiente; 3. Reti e servizi intelligenti; 4. Una città che si muove meglio; 5. Un'economia a basse emissioni; 6. Adattarsi al clima che cambia).
Per ciascuna area è stato indicato il livello di emissione corrispondente ai diversi settori dell'inventario che ne fanno parte.
Dall'analisi delle emissioni emerge che i settori economici e i trasporti presi nel loro complesso pesano per quasi i due terzi delle emissioni totali della città. Importanti sono anche le emissioni derivanti dai consumi per riscaldamento ed energia elettrica delle famiglie che coprono circa un quarto del totale delle emissioni del territorio.
- Il piano del Comune di Padova
Strategia e visione del Comune fino al 2020
La visione di lungo termine del Piano va oltre l'obiettivo di ridurre le emissioni del 20% entro il 2020, infatti si vuole fare di Padova una città a basse emissioni, che punta a sostituire le fonti fossili con le nuove energie rinnovabili e che si impegna a diventare una città carbon neutral raccogliendo così la sfida lanciata da molte delle più importanti città europee.
Ottenere questi risultati è sicuramente una sfida che l'Amministrazione comunale si assume con la consapevolezza che sarà necessario un impegno di tutto il territorio: delle categorie produttive, degli ordini professionali, dell'associazionismo, delle altre istituzioni pubbliche. Tale impegno richiede anche il coinvolgimento attivo dei cittadini che dovranno modificare i propri stili di vita orientandosi verso nuove modalità di trasporto e di consumo.
L'inventario delle emissioni con dati ottenuti per l'anno base (2005):
- Emissioni Serra Totali (tCO2e) del territorio: 1.892.158
- Emissioni Serra Totali (tCO2e) dell'ente: 53.809
Obiettivo del Patto dei sindaci:
- Riduzione di almeno il 20% delle emissioni annue misurate nell'anno base al 2020: 378.432 (tCO2e)
Le misure del piano
Le azioni individuate dal Comune di Padova per ridurre del 20% le proprie emissioni di CO2 entro il 2020 rispetto al 2005, sono state suddivise in 6 macroaree le cui linee di intervento principali sono:
1. Nuove energie a zero CO2
Obiettivo: il Comune di Padova ridurrà le proprie emissioni di CO2 di circa il 4% grazie allo sviluppo e potenziamento della produzione di energie rinnovabili. Questi interventi equivalgono ad una riduzione di 70.335 ton di CO2.
2. Una città più verde e più efficiente
Obiettivo: il Comune di Padova otterrà il 7% di riduzione delle emissioni entro il 2020 grazie alla diffusione dell'efficienza energetica degli edifici, alle politiche di urbanistica e all'aumento delle aree verdi. Questi interventi equivalgono ad una riduzione di 135.000 ton CO2
3. Reti e servizi intelligenti
Obiettivo: il Comune di Padova otterrà il 3,7% di riduzione delle emissioni entro il 2020 grazie all'efficientamento delle reti e dei servizi. Questi interventi equivalgono ad una riduzione di 70.824 ton di CO2
4. Una città che si muove meglio
Obiettivo: il Comune di Padova otterrà il 3% di riduzione delle emissioni entro il 2020 grazie alle politiche per la mobilità. Questi interventi equivalgono ad una riduzione di 58.836 ton di CO2
5. Un'economia a basse emissioni
Obiettivo: il Comune di Padova otterrà più del 2% di riduzione delle emissioni entro il 2020 grazie alla promozione di un'economia a basse emissioni. Questi interventi equivalgono ad una riduzione di 46.417 ton di CO2
6. Adattarsi al Clima che cambia
Obiettivo: il Comune di Padova si impegna a prevenire limitare i rischi derivanti dalle conseguenze dell'impatto del cambiamento climatico per il proprio territorio e per i cittadini
I settori prioritari su cui si è concentrato il Paes sono: la produzione locale di energia, con un forte accento sulla promozione delle energie rinnovabili; l'efficienza energetica nell'edilizia pubblica e privata; la mobilità e i trasporti, in cui sono stati avviati grandi investimenti strutturali, con effetti a breve e medio termine; l'illuminazione pubblica; l'aumento delle aree verdi; il potenziamento della raccolta differenziata dei rifiuti.
- Le risorse finanziarie
Il Piano prevede un investimento di circa 400 milioni di euro entro il 2020.
Non tutte le azioni sono però a carico dell'Ente: i privati dovranno investire sul proprio patrimonio edilizio, gli altri enti sugli edifici di competenza, le industrie potranno contribuire riconvertendo i processi produttivi e migliorando l'efficienza energetica dei propri edifici.
Il Comune di Padova procederà alla realizzazione delle azioni del Piano con la gradualità indicata nelle singole schede.
Per quanto riguarda i progetti non ancora finanziati, le risorse saranno individuate attraverso le opportunità offerte dalla Comunità Europea agli enti sottoscritti del Patto dei Sindaci (fondo Elena, BEI), partecipando a bandi Ministeriali o Regionali.
Molti degli interventi non transiteranno direttamente nel bilancio comunale ma saranno realizzati attraverso altre forme di riferimento di risorse:
- Finanziamenti tramite terzi;
- ESCO;
- Leasing;
- Partnership.
Nel 2014 il Comune ha avviato le attività per il primo monitoraggio del Paes che hanno consentito di continuare a migliorare e adattare la strategia di riduzione delle emissioni di gas serra del territorio, tenendo in considerazione e gestendo tutti gli eventuali cambiamenti occorsi negli anni successivi alla approvazione del Paes. Un monitoraggio regolare, seguito da adeguati adattamenti del Piano, consente infatti di avviare un continuo miglioramento del processo e di correggere eventualmente il target di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020.
Il report di monitoraggio rappresenta dunque lo stato di attuazione, al 31 dicembre 2013, dei progetti inseriti nel Paes, dopo due anni dalla sua approvazione. Nel dettaglio, il documento contiene:
- il monitoraggio dello stato di attuazione dal 2005 al 2013 delle azioni progetto presenti nel Paes approvato;
- un aggiornamento dei progetti non più realizzabili e/o sostituiti con altre azioni, che nel corso di questi anni sono state impostate, previste o già in corso;
- ulteriori azioni emerse dopo l'approvazione del Paes;
- un primo aggiornamento dell'inventario delle emissioni di gas serra del territorio (MEI - MonitoringEmission Inventory) all'anno 2013.
Il monitoraggio ha permesso di realizzare una prima stima della CO2 evitata rispetto all'obiettivo che si intende raggiungere nel 2020: grazie alle azioni concluse, e a quelle ancora in corso, è stato possibile evitare 97.236 tonnellate/anno di CO2 (che corrispondono al 24% dell'obiettivo), alle quali si andranno ad aggiungere altre 98.760 tonnellate/anno di CO2 (che corrispondono al 25% dell'obiettivo) quando le azioni in via di attuazione saranno concluse.
Le misure non ancora avviate contribuiranno al raggiungimento dell'obiettivo con una riduzione pari al 51% dell'obiettivo equivalente a 202.915 tonnellate di CO2 all'anno.
Il documento è consultabile nella sezione "Documenti" a destra di questa pagina.
Riferimenti
Ufficio Informambiente - Settore Ambiente e Territorio