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Consegna del sigillo della città 2018
al Centro Culturale Altinate/San Gaetano
13/12/18
Alle ore 16:30
Ultimo aggiornamento: 14/12/2018
Il Comune di Padova e l'associazione Padova e il suo territorio organizzano la cerimonia di consegna del sigillo della città ad alcuni benemeriti della cultura padovana.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con le associazioni culturali che sostengono la rivista "Padova e il suo territorio".
Ricevono il sigillo della città:
- Gianpaolo Barbariol
ha operato per trentacinque anni nel Comune di Padova come capo servizio e poi capo settore del Verde pubblico, impegnandosi con intelligenza e passione per dotare la città di un moderno sistema di spazi e di collegamenti verdi. Si devono alla sua lungimirante attività la creazione del Parco Europa e del Roseto sui bastioni di Santa Giustina, il restauro del Giardino Treves e la riqualificazione dei Giardini all'Arena, l'introduzione dell'orticultura urbana e lo sviluppo dei parchi agricoli, il collegamento degli spazi verdi e dei percorsi ciclo pedonali coi tratti arginali. Continua, anche dopo il pensionamento, a occuparsi del verde in città con incontri e collaborazioni con le associazioni che hanno più a cuore il problema. - Vincenzo De' Stefani
iscritto alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova, interruppe gli studi per dare vita, assieme al fratello maggiore Pierluigi, a un'attività nel settore meccanico: l'officina "La precisa", minuscola nel numero di addetti ma non nella qualità, visto che vi si ideò e costruì il prototipo di una valvola di sicurezza per gas. Tornato agli studi universitari, si laureò in ingegneria meccanica a Pisa dopo aver vissuto già prima della laurea un'altra esperienza assai significativa in Francia. Partì da lì, e dalla sua passione per l'orologeria di precisione, una lunga storia di esperienze e di successi imprenditoriali nel settore meccanico, vanto per l'industria padovana anche a livello internazionale, che gli hanno meritato il titolo di cavaliere del lavoro. L'attaccamento a Padova e alla sua cultura lo ha spinto ad animare un gruppo di amici che sotto la sua presidenza ha sostenuto per lunghi anni la rivista "Padova e il suo territorio". - Giorgio Pullini
laureato a Padova nel 1951, ha svolto la lunga carriera universitaria nella città natale come docente di Storia della letteratura italiana moderna e contemporanea e dal 1976 come ordinario di Letteratura italiana. E' ora professore emerito. Lo annoverano tra i soci l'Istituto veneto di scienze, lettere e arti, l'Accademia galileiana di Padova e l'Accademica olimpica di Vicenza. Autore di numerosi volumi e saggi sulla narrativa e sul teatro dal Sette al Novecento, collaboratore delle più prestigiose riviste letterarie e teatrali, è uno dei massimi conoscitori del teatro italiano e veneto, di cui ha recensito sulla stampa centinaia di rappresentazioni, come in misura ridotta testimonia il volume Sipario Rosso, edito nel 1998. E' stato membro di importanti giurie letterarie, quali il premio Comisso, Settembrini e Campiello ed ha ricevuto a sua volta numerosi riconoscimenti per la saggistica. - Patrizia Zamperlin
laureata in Pedagogia a Padova nel 1972, ha ricoperto per oltre vent'anni l'insegnamento universitario di Storia della scuola e delle istituzioni educative. E' autrice di saggi sulla storia della politica scolastica e sulla storia locale dell'educazione. La sua figura è legata in particolare alla progettazione e alla realizzazione del Museo dell'Educazione dell'Università di Padova, che ha fatto crescere e apprezzare dalla comunità scientifica per la qualità e la quantità del materiale documentario raccolto. E' stata membro del Comitato scientifico sulla Storia della scuola istituito dal MIUR, dove ha portato soprattutto l'esperienza maturata all'interno del Museo dell'Educazione patavino. Fortemente impegnata anche sul versante della divulgazione e dell'animazione culturale del territorio, ha curato numerose mostre di successo in sedi prestigiose, per illustrare il materiale scolastico e la sua storia.
Durante la cerimonia verrà presentato il fascicolo 196 della Rivista, interamente dedicato a Padova Urbs Picta.
Concluderà la cerimonia il Coro grande del Concentus Musicus Patavinus.