Casa di fuga per donne vittime di violenza
La violenza contro le donne è un fenomeno di dimensioni drammatiche anche nel nostro Paese, è la prima causa di morte o invalidità permanente delle donne tra i 14 e i 50 anni. E' una piaga sociale, un dramma quotidiano che attraversa tutte le culture, le classi sociali, i livelli di istruzione. Solo il 5% delle donne denuncia i persecutori, per diversi motivi, tra i quali la dipendenza economica e/o psicologica dal partner, la mancanza di nucleo familiare presso cui trovare rifugio, ecc.

Nell'affrontare queste situazioni di violenza familiare ad alto rischio, che riguardano spesso donne con figli minori, sono necessarie risposte diversificate: dall'ascolto e sostegno, legale e psicologico, all'assistenza concreta per affrontare le difficoltà pratiche, spesso relative alla custodia dei figli, dalle forme di protezione per le vittime, alla possibilità di trovare un rifugio protetto per le situazioni di emergenza. L'esperienza evidenzia la necessità urgente di fornire alle donne, che vivono situazioni di violenza e grave conflitto familiare, la possibilità concreta di allontanarsi fisicamente dal luogo dove la violenza viene perpetrata, nei casi in cui non è possibile chiedere l'allontanamento del coniuge violento o in attesa che venga disposto il provvedimento.
L'Amministrazione ha aperto una casa di fuga per le donne, e i/le loro figli/e minori, che risponde a questo tipo di esigenze, offrendo un luogo protetto, ad indirizzo segreto, dove le donne e i loro figli minori possono trovare un rifugio e contemporaneamente un nuovo percorso di vita, con il sostegno di personale qualificato che possa accompagnarle in un cammino di reinserimento sociale e lavorativo.
Alla casa di fuga è possibile accedere esclusivamente attraverso il Centro Antiviolenza di Padova.
Sostenitori
La casa di fuga è stata realizzata grazie al contributo della Regione del Veneto, che ha erogato i fondi destinati all'acquisto dell'arredamento e concede annualmente un contributo per il sostegno economico della gestione della casa.
Altri contributi sono pervenuti da:
- Presidenza del Consiglio del Ministri - Dipartimento pari opportunità, con due contributi economici per progetti di sostegno alle donne vittime di violenza
- Supermercati Despar-Interspar-Eurospar, che hanno fornito una dotazione per l'igiene dei neonati e giocattoli
- Civica Orchestra di Fiati, che ha dedicato una serie di concerti contro la violenza alle donne
- Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo, che ha donato l'attrezzatura per neonati (lettino, fasciatoio, seggiolone, ecc.)
- Associazione Inner Wheel, che ha versato un contributo economico
- Coro Rondinella, che ha dedicato un concerto con raccolta fondi
- Lions Club International, che ha versato un contributo economico
- Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha concesso un contributo per la gestione della Casa
- Ensemble vocale Emozioni InCanto, che ha dedicato tre concerti con raccolta fondi
- Le associazioni Lottodiognimese e Centro Veneto Progetti Donna, che hanno contribuito alla realizzazione di una lotteria per la raccolta di fondi
La Soroptimist Club International di Padova ha, invece, devoluto un contributo economico per "l'adozione" di due donne, con il quale sono stati acquistati oggetti personali o per coprire altre necessità.
Raccolta fondi
E' stato attivato dall'Amministrazione un conto corrente presso la tesoreria comunale, destinato a raccogliere fondi per l'attività di sostegno alle donne e la gestione della casa.
CONTO CORRENTE BANCARIO
IT29B0306912117100000003739
con la causale: "Casa di fuga per donne vittime di violenza"
Per informazioni sulle donazioni: Segreteria Commissione pari opportunità - Gabinetto del Sindaco
telefono 049 8205210; e-mail pariopportunita@comune.padova.it
Contatti utili
Sportello Donna 049 8205017
Centro Antiviolenza di Padova 049 8721277; numero verde 800 814 681
Numero verde nazionale antiviolenza 1522, attivo 24 ore su 24