NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE N. 11 - DICEMBRE 2005

INDICE

DATE DA RICORDARE

GUARDANDO AL FUTURO

TELEADOZIONI DEGLI ANZIANI

UN AFFETTUOSO PENSIERO

NOTIZIE SULLA NOSTRA ATTIVITA’

NOTIZIE DAL LABORATORIO “FANTASIA E ALLEGRIA”

IL POTERE DI UNA STRETTA DI MANO

LA NOSTRA POSTA

NOTIZIE DA P. AMELIO

DALL’INDIA P. VINCENT CI SCRIVE……

INFORMAZIONI UTILI

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DATE DA RICORDARE

Domenica 4 dicembre dalle ore 16.00 alle 17.30 presso la Chiesa dell’ospedale, al piano rialzato del monoblocco:  Concerto Natalizio : I Volontari dell’Ospedale per i Malati

Lunedì 5 e martedì 6 dicembre presso l’ospedale dalle ore 9.30 alle 18.00: Mercatino di Natale : Il laboratorio Fantasia e Allegria

Giovedì 15.dicembre alle ore 17.00 presso la Casa Forcellini,14 con la presenza del nuovo superiore P. Eugenio Sartore: Scambio di auguri per il Santo Natale

Venerdì 16 dicembre dalle ore 16.00 alle 19.00 presso la Parrocchia San Camillo : Ritiro in preparazione al Santo Natale

Martedì 20 dicembre alle 19.00 visita del Vescovo Antonio Mattiazzo ad alcuni ammalati e celebrazione della Santa Messa nella Chiesa del Monoblocco.

 

 

 

 

 

 

 

Auguri di
Buon Natale
e
Felice Anno Nuovo

 


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GUARDANDO AL FUTURO

Dal Direttivo

In quest’ultimo anno di impegno di volontariato abbiamo riflettuto sulla nostra attività. Abbiamo osservato che l’aiuto in ospedale non è mai abbastanza, mentre quello portato ai parenti è praticato, in Padova, da tante organizzazioni. Poiché, all’inizio dell’anno, la gestione delle case era sempre più problematica e sapendo che altri riescono a far fronte a tale impegno in modo eccellente, abbiamo pensato di guardare anche in avanti e proporre un progetto sul territorio di assistenza agli anziani. Nell’assemblea annuale dei soci tenutosi il 28 Aprile, i soci presenti hanno sottolineato che è anche giusto continuare a dare ospitalità ai più bisognosi, cosi si è fatta la scelta di ristrutturare la casa di Via Forcellini per accogliere con più dignità tutte le persone, anche le pìù bisognose e povere. E’ in corso un incontro fra le associazioni che danno ospitalità al fine di sostenere la scelta di ospitalità dei parenti e “specifici” malati con azioni integrate di collaborazione.

Il progetto, pur non aspettandoci nulla, è comunque andato avanti e pochi giorni fa il Centro Servizi del Volontariato ce lo ha accolto.

Ve lo sottoponiamo perché ne veniate a conoscenza e ci facciate avere vostre opinioni o adesione.

Certo che è un progetto impegnativo, ma sarebbe un peccato non poterlo attuare sapendo che nel tempo futuro saranno sempre di più e più frequenti i bisogni delle persone sole.

 

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TELEADOZIONI DEGLI ANZIANI

Rivolta ad anziani non autosufficienti e/ o ammalati soli.

Questo è il progetto della nostra Associazione che ha ottenuto il contributo del Centro Servizi del Volontariato della Provincia di Padova.

Costo totale preventivato € 25.000 – contributo ottenuto €19.000.

 

1) Descrizione del progetto

Si propone di dare assistenza a 15 persone bisognose scelte dalla nostra Associazione (anziani non autosufficienti e/o ammalati soli dopo la dimissione dagli ospedali) nell’area Nord/Est del Comune di Padova. A queste persone verrà fornito un dispositivo per l’invio, ai nostri volontari, di richiesta di soccorso o assistenza domiciliare tramite telefono da rete fissa o “cordless”, il tutto integrato da una Centrale esterna di Teleassistenza collegata al nostro Sevizio.

Tale richiesta telefonica degli ammalati sarà quindi rivolta ad un gruppo di 30 nostri volontari che a turno li assisteranno, con un impegno massimo, pro-capite, di 35 ore su base annua. I nostri volontari, che utilizzeranno una rete telefonica intercomunicante fra di loro, frequenteranno prima corsi di formazione specifica tenuti da specialisti: sociologo, psicologo, medico, religioso, tecnico dei dispositivi di telesoccorso.

2) Durata del progetto

Dodici mesi ( scadenza 30/11/2006) rendicontazione inclusa.

3) Partners nel progetto

Parrocchia di S. Camillo – Associazione V:A:D:A: che opera all’interno della Casa di riposo “Immacolata Concezione”.

4) Cosa c’è di nuovo

Si vuole creare una rete di amici adottivi per portare gratuitamente e in modo personalizzato assistenza, aiuto, conforto, disponibilità a persone in difficoltà. Ciò al fine di rendere loro possibile e dignitosa la permanenza nella propria abitazione.

 

Per la realizzazione del progetto la nostra Associazione si raccorderà con la A.S.L., il Comune di Padova e la Commissione Anziani del Centro Servizi del Volontariato.

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UN AFFETTUOSO PENSIERO

Carissimi Amici di San Camillo,

è sempre con gioia chi mi rivolgo a Voi come sorelle e fratelli che condividete il grande progetto voluto e attualizzato dal Gigante della Carità verso i poveri, i malati e persone più bisognose.

Ho seguito con interesse e vedo con entusiasmo il progetto delle TeleAdozioni: è vero che a qualcuno può fare un po’ di paura, ma penso che Camillo avrebbe sicuramente parole d’incoraggiamento perché tale testimonianza sia un segno concreto dell’amore che Dio ha per tutti gli uomini; il Suo amore non deve essere rinchiuso in casa o in qualche Chiesa, ma deve amplificarsi in ogni luogo dove c’è un vero bisogno. Questa è una grande opportunità di esempio nella Chiesa e nella Comunità civile di Padova per cui possiamo e dobbiamo esserne ‘sanamente orgogliosi’.

Io Vi seguo con il cuore e la preghiera dalla mia nuova sede provvisoria di Bologna (Istituti Ortopedici Rizzoli) dove sono stato ‘prestato’ per un po’ di mesi.

Auguro ogni bene a Voi e alle Vostre famiglie, con un particolare ricordo nel periodo natalizio, quando ricordiamo che “Dio si è fatto uomo per noi” ed è “diventato uno di noi”. A tutte e tutti PACE e SALUTE, estensibile alle Vostre famiglie e ai Vostri cari.

Affezionatissimo

P. Eugenio Sapori m.i.

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NOTIZIE SULLA NOSTRA ATTIVITA’

Cari amici di San Camillo, arrivo come il mio solito poco prima del Santo Natale per darvi tutte le informazioni sull’attività svolta dai volontari in questi ultimi sei mesi. Non è facile in poche righe spiegare o raccontare il grande lavoro fatto. Ci sono state delusioni, ma anche tante soddisfazioni. Posso dire, sapendo di non essere contraddetta, che in questo periodo molti volontari fra i quali Gianfranco, Vittorio, Cristina, Chiara e Mirella non sono stati solo tali, ma hanno agito con tanto amore cristiano per il bene delle persone che la nostra associazione vuole seguire.

In casa Tre Garofani da giugno vive una famiglia del Kirkistan: padre, madre, ragazza, di nome Baktygul, di 17 anni leucemica e bimba, di nome Raikan, di 10 anni donatrice del midollo osseo per il trapianto. Baktygul è arrivata in Italia grazie all’interessamento dell’Associazione onlus Lifeline che porta nel nostro paese giovani che sicuramente nella loro patria sarebbero morti. Baktygul, pur preparandosi al trapianto, è andata a scuola al Don Bosco due volte la settimana ed ha imparato al meglio l’italiano. La mamma, che quando è arrivata da noi sembrava molto anziana per la pelle secca e raggrinzita dal freddo della sua terra (ora dimostra 30 anni di meno e cioè la sua età), ha creato un piccolo orto con una bottiglia di plastica. Ha tagliato la parte superiore, l’ha riempita di terra ed ha seminato i semi di finocchietto. Dopo un mese l’erba del finocchio selvatico era già alto e le permetteva di insaporire le pietanze secondo la tradizione russa. Due settimane fa è avvenuto (sembra con esito positivo) il trapianto così la piccola con il papà hanno anticipato il ritorno a casa. Prima di partire, mimando una scena, ci ha comunicato che per sdebitarsi ci vuole ospiti a casa sua e che per l’occasione ucciderà una mucca. Per fortuna, per la mucca, che il Kirkistan non è dietro l’angolo!!!!

Assieme a questa famiglia è presente in casa una signora del Marocco che ha un bimbo di pochi mesi in terapia intensiva ed una figlia di 10 anni che ha simpatizzato con le altre due ragazze e questo ha permesso di creare una buona armonia “familiare”. Con la ripresa della scuola la bimba è dovuta tornare a Thiene con il papà e rimanere parecchie ore a casa da sola. La famiglia preoccupata di ciò, ha fatto domanda all’assistente sociale dell’Ospedale che ha risolto il problema trovando una famiglia affidataria per le ore in cui il papà è assente. E’ molto appagante per i volontari vedere che una buona collaborazione può risolvere i problemi e portare un po’ di serenità.

In Casa Lovarini la storia è stata un po’ più problematica. Abbiamo ospitato una famiglia di Bagdad (Irak), madre e quattro figli. Una ragazza di 17 anni e tre bambini sordomuti dalla nascita per una malattia ereditaria. Eravamo felici di essere di aiuto ad un popolo che da anni soffre le pene dell’inferno, ma non abbiamo fatto il conto, e con noi non lo ha fatto la C.R.I. che ci ha chiesto aiuto, della diversità di cultura e modo di vivere. Ora sono tornati a casa purtroppo senza aver risolto il problema per cui erano venuti. A noi resta il rammarico che se avessimo offerto una reggia il risultato non sarebbe cambiato, ma possiamo solo lodare quella mamma (e molto importante per quel paese: DONNA), che con la sua cultura ha lasciato la sua nazione e si è caricata di una grande fardello: vivere in un’altra nazione senza conoscere una parola di italiano, inglese o francese sapendo che nella sua terra c’è una guerra che non condivide.

In casa Forcellini l’estate scorsa sono stati fatti i lavori di “restauro” dell’appartamento. Tinteggiatura, parquet trattato, impianto elettrico con il temporizzatore, sostituzione tapparelle del soggiorno; tutto ciò tenendo presente le necessità e le esigenze degli ospiti. Abbiamo anche rinnovato tutto l’arredamento scegliendo mobili lineari, robusti e di buon gusto, cercando di rendere la casa il più possibile accogliente, confortevole e spaziosa. Per fare questo l’appartamento è  rimasto chiuso nei mesi di luglio ed agosto ed è stato riaperto nel mese di settembre. Gli ospiti che già conoscevano la casa sono rimasti soddisfatti dei cambiamenti e li hanno apprezzati. Attualmente l’afflusso è tornato ad essere regolare e la casa sta funzionando bene. Siamo contenti di aver imboccato questa scelta per continuare a dare un servizio di aiuto sempre più qualifica

 

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NOTIZIE DAL LABORATORIO “FANTASIA E ALLEGRIA”

Il laboratorio, con i suoi manufatti, continua l’attività di socializzazione e di aiuto ai più bisognosi Anche quest’anno abbiamo lavorato molto . I nostri oggetti sono cose utili per la casa come tovagliato, asciugamani, presine, svuotatasche, portafotografie ecc. Saremmo felici di cimentarci con altre creazioni e ci impegniamo a fare su ordinazione oggetti da voi scelti. Il ricavato del mercatino di questo Natale andrà a favore di un bimbo gravemente ammalato da noi assistito quando era in Ospedale che non può tornare in patria perché deve essere sempre sotto controllo medico ospedaliero. I genitori si alternano nell’assistenza e hanno trovato casa vicino all’Ospedale. Cerchiamo sempre nuove artiste che sappiano ricamare, incollare, ritagliare e cucire a macchina. Chi non sa fare nulla non si spaventi venga ugualmente fra di noi perché in allegria si impara presto qualsiasi tecnica. Vi aspettiamo.

 

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IL POTERE DI UNA STRETTA DI MANO

In questi giorni sono venuta a conoscenza di una esperienza fatta da un nostro socio. E’ talmente bella e incoraggiante che ho pensato di renderla nota al fine di essere di stimolo a tutti.

Il nostro socio che chiamo Giovanni, svolge il suo volontariato sul territorio e in modo particolare al Nazareth (V.A.D.A.). Gli è stato chiesto di andare a trovare un nuovo ospite che chiamo Giacomo, del vicino centro per anziani. Giacomo era entrato di sua volontà al Nazareth, ma il cambiamento di vita lo aveva provato e portato ad una depressione ed isolamento. Gianni lo ha avvicinato ed è nata una bella amicizia. Giacomo ha ripreso il gusto della vita e si è guardato attorno, accorgendosi che molti ospiti,soprattutto i nuovi arrivati, hanno bisogno di aiuto fraterno. Ora è un valido collaboratore dei volontari V.A.D.A ed ha dato una svolta, quella che auspicava con la sua scelta, alla sua vita.

Riporto questa esperienza perché voglio sottolineare quanto sia importante non chiudersi in sé, ma essere certi che nel nostro piccolo possiamo essere sempre di aiuto, e che è un gran segno di umiltà accettare che un fratello pensi a te e ti stia vicino nella necessità.

Grazie Gianni e Giacomo il sorriso e l’amore sono contagiosi!

 

Giovedì 10 novembre, undici mesi dopo la morte del marito è morta la nostra socia e volontaria Maria Rosa Pizzoccaro.La ricordiamo tutti con tanto affetto perché era amica di tutti e tanto bene aveva fatto in parrocchia per le Case di via Forcellini e negli ultimi anni in via Verci. Chi l’ha conosciuta bene se la ricorda sempre allegra, dinamica , nonna e mamma attiva e con le mani d’oro. Quanti maglioncini ha saputo fare nell’arco della sua vita e quanti insegnamenti ha saputo dare! E’ nata a nuova vita mentre dormiva profondamente. Ha lasciato tanto dolore fra i suoi cari, perché non se lo aspettavano, ma lei era ormai felice di concludere la sua esistenza e di andare tra gli angeli da dove ci guarda e ci sostiene. Ciao Maria Rosa.

 

Siamo inoltre vicini col pensiero alla cara amica e volontaria Irene Rigato. La morte di tua sorella è per te una grande sofferenza; ti auguriamo che la tua fede ti aiuti e ti dia la forza di tornare tra di noi. Ti aspettiamo.

 

Il 24 giugno Radio Vaticana ha festeggiato San Camillo De Lellis parlando di Lui e del Suo carisma in un programma pomeridiano. Per l’occasione sono stati intervistati in diretta radiofonica dalla giornalista Manuela Campanile il nostro presidente e una volontaria. Lo scopo dell’intervista era quello di portare fra i giovani il messaggio camilliano e ascoltando le nostre esperienze stimolare i giovani della strada a porsi domane sulla malattia, sulla sofferenza e sul valore del volontariato camilliano.

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LA NOSTRA POSTA

Sono una volontaria dell’ospedale di Padova che desidera trasmettere le emozioni che ha provato questo inverno seguendo due neonate. Il mio compito è quello di essere per loro come una zia, ma credetimi in certe situazioni tenere a freno il sentimento materno è molto difficile. Elisa ed Alice erano nello stesso periodo ricoverate in pediatria. Elisa oltre alla sua grave malattia rifiutava il contatto con i genitori mentre Alice era piccola come un melone giallo del sud. Piccola Alice, “cinesina” idrocefala e per di più femmina era considerata dai suoi paesani e parenti una disgrazia. Io me ne innamorai e non rispettai le regole di comportamento che mi hanno insegnato, andavo da lei per farle i massaggi, andavo da lei perché il mio cuore trovava pace soltanto quando potevo accarezzarla…..E pensare che avevo paura dei bambini! Quante volte mi fu portata via e messa in rianimazione od operata per perfezionare l’intervento in quella piccola testolina. Sono trascorsi così tanti mesi e lei è diventata ogni giorno sempre più forte. Ogni tanto i genitori si facevano vivi, ma non l’hanno mai presa in braccio, evitavano perfino di toccarla. Forse avevano paura di affezionarsi. Così fra tanti baci, carezze, coccole mie e del personale medico, la piccola diventava sempre più bella e un giorno come per magia, anzi per miracolo le furono staccate tutte le sondine che le permettevano di ricevere le cure e mi fu consegnata in braccio. Provo ancora le stesse sensazioni ed emozioni, pensai che le mani del chirurgo erano state guidate da Dio. Così Alice si aggrappava con le sue manine ai miei capelli e quando la portavo a passeggio lungo il corridoio, per lei “le vie del mondo”, era attratta dalla statua della Madonna. La guardava e la seguiva con lo sguardo. Ogni giorno faceva progressi, le raccontavo le favole. le parlavo e la tenevo come un tesoro sul mio cuore fin quando un giorno, mentre le sistemavo la cuffietta, lei iniziò a ridere gorgheggiando. Che delizia e che sorpresa per tutti noi che la seguivamo: Alice era l’essenza dell’Amore. Arrivarono i giorni in cui sentii dire che i genitori l’avrebbero riportate in Cina. Dio mi arrabbiai tanto con Te, perché per la piccola voleva solo dire morte, e poi pregai tanto. Fortunatamente i progetti furono altri ed Alice fu data in affido. Piansi come una fontana e ringraziai la Madonna e pur essendo gelosa perché non potevo tenerla con me, ero felice perché capii che Dio aveva agito per il suo bene. Alice è ancora nei miei pensieri, l’amo tanto e desidero incontrarla un giorno futuro. Ora sarei una buona zia perché la so felice e amata da due genitori. Ciao Alice, ciao tesoro.

 

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NOTIZIE DA P. AMELIO

Padre Amelio ci ha inviato una lunga lettera -diario in cui parla della suo lavoro svolto da Natale a luglio. Riporto solo la parte finale per dare voce ad un missionario che ha vissuto un lungo periodo della sua formazione fra di noi.

……in questo anno a Dolores più di tremila persone hanno potuto essere visitate, hanno ricevuto medicine ed indicazioni di educazione alla salute; molte di queste hanno ricevuto chirurgia ambulatoriale o altra terapia specifica, il tutto (visita, medicine e trattamenti) “gratis et amore Dei” grazie a voi e al vostro aiuto: che il Signore vi ricompensi, benedica voi e i vostri cari!

Non possiamo risolvere i problemi di salute di tutta la popolazione, non è facile selezionare i più poveri, ma, pur con fatica, facciamo del nostro meglio.

Ciao e ancora grazie a voi,

Dolores, 20 luglio 2005                                               P.Amelio, Missionario e Medico

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DALL’INDIA P. VINCENT CI SCRIVE……

“Con l’aiuto della Fondazione PRO.SA, il comitato per il sostegno e la ricostruzione post-Tsunami dell’organizzazione Camilliana indiana Snehacare ha incessantemente offerto sostentamento e solidarietà alla popolazione colpita, in special modo alla comunità dei pescatori che si sono visti distrutte le proprie barche, reti e canoe.

Le barche e le reti sono state costruite su ordinazione e si è reso quindi necessario attendere alcuni mesi per la costruzione e per la donazione delle stesse ai destinatari.

Sono state distribuite barche, reti, motori fuoribordo alla popolazione delle parrocchie di Kodimunai e Kottilpadu. Gli stessi preti delle parrocchie hanno verificato che le barche venissero donate ai parrocchiani più bisognosi.

Sono state acquistate dieci barche ed ognuna di queste è stata affidata a quattro famiglie. A ciascuna barca è stato assegnato un nome. (uno è San Camillo) Per quanto concerne le reti, ne sono stati acquistati di diversi tipi per permettere differenti tipi di pesca nelle diverse stagioni dell’anno. I motori fuoribordo sono stati comprati in base alla potenza del motore e alla dimensione della barca.

Per la popolazione locale, la giornata del 4 settembre ha rappresentato il ritorno a una nuova vita e a nuove speranze per dimenticare e rinascere dalle ceneri dei momenti tragici e disastrosi vissuti. La giornata di festa per la distribuzione delle barche è stata organizzata dal Comitato dei Camilliani con i rispettivi parroci delle parrocchie dei villaggi di Kpdimunai e Kottilpadu. E’ stata scelta la giornata di domenica per permettere a più persone di essere presenti. La popolazione locale ha reso la giornata molto colorita e vivace organizzando attività culturali a dimostrazione di una rinascita dal dolore e dalle tenebre. La giornata è stata benedetta dalla presenza di molti Fratelli e Padri Camilliani ed altri preti, suore e leader politici della zona. Fr. Mathew Perumpil, il Dlegato Provinciale della Delegazione Camilliana in India, ha pronunciato preghiere di benedizione e ha consegnato le barche a 40 famiglie. I parroci e i presenti hanno espresso la loro immensa gratitudine per l’aiuto e generosità dimostrata dalla Fondazione PRO.SA in risposta all’urgente appello della gente locale di poter ricominciare l’attività di pesca, il loro unico mezzo di sostentamento.

Il Delegato Provinciale e il Comitato per la Ricostruzione post-Tsunami si sono riuniti il giorno stesso con i parroci delle parrocchie di Kottilpdu e Kodimunai, offrendo loro collaborazione per progetti di sostegno a lungo termine per l’istruzione dei bambini più bisognosi e colpiti dal maremoto. E’ noto che l’istruzione è una tappa fondamentale per l’educazione dei bambini e per permettere loro di affrontare quel futuro incerto che il disastroso evento gli prospetta.

A nome dei Camilliani dell’India e degli abitanti delle parrocchie di Kodimunai e Kottiolpadi desidero esprimere la nostra sincera gratitudine per l’aiuto economico e la solidarietà alle persone bisognose colpite dal tremendo evento. Nella speranza che questa collaborazione possa protrarsi e svilupparsi in nuovi progetti d’istruzione per i bambini vi saluto caldamente”

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INFORMAZIONI UTILI

 

L’Associazione ha bisogno di una stampante, di qualche mobile per arredare un cucinino, stoviglie, tovagliato, asciugamani, lenzuola singole e coperte.

 

Il notiziario è stato scritto da alcune volontarie, Chi vuole trasmettere le proprie esperienze o dare qualche consiglio all’ associazione può contattare la referente:

Carubia Claudia

v. Nazareth,2/2

049/751762

e-mail: mariaclaudra@yahoo.it

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