NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE N. 13  - SETTEMBRE 2006

INDICE

INFORMAZIONI IMPORTANTI

INFORMAZIONI DAL DIRETTIVO

QUANTA TRISTEZZA!

TELEADOZIONE: I PRIMI PASSI

COS’E’ LA CIVITAS

UN LUTTO: Lettera aperta

INFORMAZIONI DALLE CASE


INFORMAZIONI IMPORTANTI

 Convegno sul tema

“La famiglia e la sofferenza. Vivere fino alla fine senza dolore: è possibile?

Venerdì 17 novembre 2006 Centro Congressi Papa Luciani dalle ore 9 alle ore 16.30.

Per informazioni : referente Carubia Claudia. Cell.347 / 9605265

 

Nel Vicariato di San Prosdocimo (che comprende 12 parrocchie ) è sorto un centro d’ascolto della povertà.

Orario di accoglienza:

Giovedì dalle ore 10 alle 12

Sede: sala in Parrocchia di Terranegra

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INFORMAZIONI DAL DIRETTIVO

Cari soci la nostra attività è ripresa a pieno ritmo e siamo qui per informarvi dell’ operato svolto dai volontari in questi ultimi mesi. Il nostro presidente Iginio Marcuzzi  con il collaboratore Gabriele Pernigo si sono molto adoperati affinché al nostro rientro tutto fosse pronto per una valutazione del direttivo, che si è poi tenuto il 19 settembre con esiti soddisfacenti e in un clima di tranquillità.

Ad oggi stiamo assistendo n° 11 persone anziane ammalate e sole, di cui 9 in casa propria e 2 presso l’Opera Immacolata Concezione di via Nazareth. Cinque di questi assistiti beneficiano anche del servizio di Teleassistenza/ Telecontrollo fornito dalla Tesan Spa di Vicenza con canone a carico della nostra Associazione. I nostri volontari impegnati per ora sono 8.

Abbiamo proposto al Centro Servizi del Volontariato, per l’anno 2006/2007, un progetto per l’allargamento della nostra zona d’azione in vista  di un raddoppio degli anziani attualmente assistiti, ottenendo l’assegnazione di un ulteriore contributo di  Euro 10.800.

Contiamo sull’appoggio della Parrocchia di San Camillo e delle altre Istituzioni interessate al nostro progetto per reperire le persone bisognose del nostro Servizio. In parallelo bisognerà ottenere la collaborazione di nuovi Volontari, reclutandoli all’interno della nostra Associazione e degli altri Gruppi Parrocchiali.

La Parrocchia di San Camillo ci ha concesso l’uso, anche se non del tutto esclusivo, di una stanza quale “Ufficio Segreteria “e punto d’incontro per le riunioni di Consiglio nonché dei gruppi operativi: volontari, socie impegnate ogni lunedì pomeriggio nel laboratorio per il mercatino ecc. Avremo così finalmente la possibilità anche di installare il telefono, il computer, la stampante, la fotocopiatrice ecc..indispensabili per avere una segreteria più efficiente ed in linea con le esigenze legate alla crescita delle nostre attività.

Ringraziamo vivamente Padre Roberto, parroco della parrocchia San Camillo.

                 

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QUANTA TRISTEZZA!

Ai primi di maggio è accaduto un episodio che mi ha fatto riflettere.

Maria, una collega insegnante di 67 anni del quartiere Forcellini è stata trovata morta, distesa per terra, dopo alcuni giorni dal suo decesso. Viveva da sola in condominio, ma non aveva confidenza con i vicini.

Il ritrovamento è avvenuto perché una conoscente con la quale faceva ginnastica due volte la settimana avendo notato, di giorno, la luce accesa in casa e non vedendola apparire in palestra ha bussato alla porta di casa inutilmente. Ha tempestivamente chiamato i vigili del fuoco che hanno fatto la triste scoperta. Quanto dolore e amarezza hanno segnato le mie ore di quella giornata!

Forse sarebbe bastato un saluto o una chiacchiera in più ad evitare una morte così solitaria.

Spesso non conosciamo chi ci abita vicino. Basterebbe per tutti, più attenzione verso l’altro e più disponibilità al dialogo. Da una parte non chiudersi nella propria solitudine e non aver paura di chiedere aiuto, dall’altra rompere il ghiaccio e incoraggiare il dialogo.

Mi auguro che fatti come questi non si ripetano e spero che in tutti noi cresca l’apertura e la disponibilità verso chi ci è vicino e più solo.

 

                                                                                                Loretta

 

Anche per ovviare a questi fatti ritengo valido il progetto della teleadozione degli anziani. Parola grossa che sta ad indicare il desiderio di essere vicino ad una persona più o meno anziana anche con una sola telefonata quotidiana. Anche chi è da poco uscito dall’ospedale e per un breve periodo di tempo bisognosa di aiuto può richiederlo alla nostra associazione.

L’attuale società utilitaristica dà una maggiore importanza alle cose rispetto alle persone, per questo credo che sia giusto fare passare il concetto espresso da Michael Waldstein, presidente dell’Istituto Teologico internazionale, che dice :”il tempo è vita” e non”il tempo è denaro”.

Un esempio positivo di aiuto sul territorio lo portano due volontarie dell’associazione che, pur rimanendo anonime, vogliono, con piacere, far conoscere a tutti la loro esperienza.

                                                                       

                                                                                                Claudia

 

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TELEADOZIONE: I PRIMI PASSI

Come già sanno gli Amici di San Camillo, a febbraio di quest’anno ha preso avvio il progetto di teleadozione degli anziani, con quattro fondamentali incontri tenuti da un sociologo, da un medico-psicologo e da un religioso (Dott. Gui, dott Valpione, Padre Stragliotto). I tre esperti, pur con sfumature diverse, hanno messo in evidenza il problema della solitudine e dell’anonimato cui può andare incontro una persona quando esce dal mondo del lavoro, o è in età avanzata o si trova in condizioni di salute precarie. In tutti gli incontri è emersa con forza la necessità di contrastare questa perdita di ruolo o le difficoltà legate all’età e alla malattia, soprattutto con interventi di tipo psicologico che diano all’anziano/malato il senso di appartenere a una rete di rapporti.

I volontari che hanno aderito all’iniziativa si sono rivisti lo scorso mese di giugno per verificare la validità del cammino intrapreso. Il confronto tra le varie esperienze è sembrato non solo utile, ma anche indispensabile.

È apparso necessario, infatti, capire se il rapporto tra i due volontari che si occupano delle stessa persona e il rapporto tra i volontari e l’anziano o il malato erano stati impostati in modo corretto e, soprattutto, positivo per l’assistito.

Per quanto riguarda la collaborazione tra i volontari sembra di poter dire che è in genere ottima, grazie alla disponibilità di chi si impegna in questi ambiti.

Più complesso, invece, è talora il rapporto volontari-anziano, data l’estrema delicatezza di un intervento assistenziale nei confronti di persone a volte psicologicamente sofferenti.

Parlando più in particolare del nostro “team”, possiamo dire che l’esperienza di teleadozione è stata ed è altamente positiva. Tra noi si è instaurato subito un rapporto di stima e di amicizia, e la stessa stima ed amicizia, crediamo, ha la persona assistita nei nostri confronti. Siamo più che mai convinte, quindi, che il progetto vada continuato ed anzi ampliato. Ma, naturalmente, ci vorranno altre forze (= altri volontari): vi assicuriamo che l’impegno non è particolarmente faticoso ed anzi, come quasi sempre nel campo del volontariato, è più quello che si riceve in termini di serenità e, perché no, anche di gratificazione, rispetto a quanto si dà.

 

                                                                                                Le volontarie

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COS’E’ LA CIVITAS

La Fiera di Padova proponeva, nel primo week-end di maggio, la più importante mostra convegno della solidarietà, dell’economia sociale e civile aperta in Europa: CIVITAS

Un evento che si distingue a livello nazionale per la peculiarità di essere salone espositivo e momento di incontro e confronto culturale. Viene organizzata annualmente dalla cooperativa Asa Ethike, in collaborazione con PadovaFiere. Si propone come appuntamento sostenuto dai protagonisti del non profit, nato per rispondere all’esigenza di confronto e di messa in rete. Civitas promuove l’incontro dei cittadini con tutti gli attori del territorio: società civile, istituzioni e imprese. Si compone di diverse sezioni articolate in spazi espositivi, convegni e workshop, aree animazione, mostre ed eventi artistico culturali.

L’evento di maggio è diventato ormai piazza d’incontro per tutto il terzo settore in Italia: associazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comitati, fondazioni, movimenti e organizzazioni non governative che perseguono finalità di utilità sociale e di interesse per la comunità in cui agiscono. E da qualche anno a questa parte, la partecipazione si è aperta anche a imprese e a realtà non profit che praticano scelte etiche e adottano strumenti di responsabilità sociale.

In particolare, la Nostra Associazione, Amici di San Camillo, quest’anno è stata inserita all’interno dello spazio dedicato all’ A.S.L. nr 16. Purtroppo questa disposizione è stata notevolmente svantaggiosa a causa dei vari operatori che rappresentavano altre Associazioni all’interno del medesimo stand.

L’organizzazione non è stata delle migliori e molto del lavoro svolto dai nostri volontari si è rivelato inefficace a causa di inerzie e di problemi verificatesi nella preparazione. Il tempo investito per l’allestimento e i preparativi non sono stati sostenuti però dallo spazio a nostra disposizione (notevolmente ridotto).

Nonostante le inerzie organizzative, Civitas si propone come luogo di un confronto nuovo in merito a una dimensione qualitativa dello sviluppo, intesa come strategia di responsabilità sociale, ovvero una sede di concertazione dello sviluppo locale.

                                                                                                Nicoletta Chiggio

                                                                                                (segretaria ass. progetto)

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UN LUTTO: Lettera aperta

Cara Anna, ti scriviamo queste poche parole per ricordarti che comprendiamo e condividiamo il tuo grande dolore per la perdita del tuo caro consorte Nevio Brunoro. Tu sei la nostra socia e instancabile volontaria, ma Nevio era conosciuto da quasi tutti noi soci perché nostro dottore ed amico. Lo ricordiamo sempre sorridente, scherzoso, ottimista e pronto ai buoni consigli verso i giovani. Anche per noi è una grande mancanza. Rimane comunque la conferma che ognuno è unico e, credici, Nevio lo era.

Per te, che sei credente, sia di conforto il pensiero Teresa di Lisieux. Per lei la morte è la prova suprema del vero amore, un volo verso il Cielo, l’ultimo abbandono nelle mani di Dio, la sorgente della felicità, l’ingresso nella vita, la riprova della fiducia nella paternità di Dio, la fine dell’esilio e l’ingresso nella vera patria.

Sappiamo che con la morte lascia i propri cari,ma il suo abbandono a Dio è forza per chi resta perché dal Cielo lui protegge te e i suoi figli.

Cara Anna, siamo consapevoli che ora la tua vita è carica di responsabilità; noi soci camilliani desideriamo che tu sappia che puoi contare sulla nostra amicizia e sul nostro aiuto come è stato per noi con Nevio.

Con affetto, a nome di tutti i soci,

                                                                                                Claudia

 

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INFORMAZIONI DALLE CASE 

Cari amici, siamo liete di tenervi informati di quanto avviene nelle Case d’accoglienza. Accogliamo sempre parenti e pazienti in day hospital, sia italiani che stranieri, entrambi secondo il periodo di permanenza e seguendo le normative della legge italiana, vengono segnalati in questura, perché domiciliati nelle nostre case. Tutto questo grazie ai vari volontari che si alternano durante la settimana e sono sempre disponibili ad occuparsi sia della parte burocratica dell’accoglienza sia di quella umana, cioè essere di supporto nei momenti difficili che devono affrontare. La nostra organizzazione ha permesso di risolvere velocemente una situazione complicata verificatesi ad una mamma tedesca in vacanza con i bambini in un campeggio sulle spiagge venete. Il papà, arrivato urgentemente dalla Germania, ha usufruito con i piccoli, della nostra accoglienza restando così ben impressionato che, una volta rientrato in patria, ci ha telefonato complimentandosi con la nostra associazione e ringraziando per il nostro lavoro e per il buon funzionamento della casa. Abbiamo avuto sempre richieste di soggiorno per periodi più o meno lunghi, ma alla fine di luglio abbiamo chiuso le case per tre settimane poiché i volontari erano in ferie. Questo periodo è stato utilizzato per portare a termine piccoli lavori di manutenzione. Dopo la pausa estiva l’attività è ripresa e le case stanno funzionando a regime.

Siamo inoltre contenti di poter aiutare gli stranieri anche se spesso ci troviamo in difficoltà poiché, essendo per la maggior parte di religione mussulmana, le culture sono diverse. Una cosa è certa che da parte di tutti, ospiti e volontari, c’è la volontà di accettare e collaborare.

 

                                                                                                Chiara e Cristina

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