Indice
DATE DA RICORDARE
ALCUNE FRASI DI SAN CAMILLO
CIAO MIMMA
CONCERTO D’AUTUNNO
UNA STORIA VERA
FESTA DEL VOLONTARIATO in PIAZZA
ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL
28 NOVEMBRE 2013
SAN MARTINO
DATE DA RICORDARE
LUNEDI' 16 DICEMBRE
alle ore 16 consueto scambio
degli auguri di un S. Natale e un anno di serenità
MARTEDI 17 DICEMBRE
alle ore 19 celebrazione
della Santa Messa, presieduta da S. E. mons. Antonio
Mattiazzo, per tutti gli ammalati, operatori sanitari,
amministratori, tecnici e gruppi di volontariato che operano
in Ospedale accanto ai sofferenti.
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ALCUNE FRASI DI SAN CAMILLO
-
Servite tutti gli
infermi con quell’affetto che suole avere una amorevole
madre per il suo unico figlio infermo.
-
Fratello, più anima in
quelle mani!
-
Nessuno si presenti al
malato con la fronte triste o tesa.
-
Nel servizio degli
infermi c’è tutto l’amore del Creatore perché essi sono
cuore e pupilla di Dio!
-
Quello che darete ai
poveri per amore di Dio, quello sarà vostro!
-
I poveri e gli infermi
ci faranno vedere il volto di Dio!
-
Se al mondo non si
trovassero poveri, bisognerebbe dissotterrarli per far
loro del bene!
-
Niente ci unisce a Dio
più della carità verso gli infermi: essa ci trasforma in
Dio.
-
Chi serve il malato con
carità ha un segno di predestinazione.
-
Beato chi va nella
vigna santa che è l’ospedale!
-
Beato chi ha
un’occasione così buona di servire Dio al letto dei
malati!
-
Beato chi può essere
accompagnato al tribunale di Dio da una lacrima, da un
sospiro, da una benedizione di questi poveri infermi!
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CIAO MIMMA
A fine luglio la nostra cara
socia Mimma ci ha lasciato. E' morta mentre dormiva nel suo
letto. Gli angeli sono venuti a prenderla per accompagnarla
in cielo e di questo sono certa perché Mimma era una donna
dolcissima sempre sorridente e con lo sguardo sempre rivolto
al prossimo. Si impegnava come volontaria in ospedale,
soprattutto con gli ammalati più piccoli e collaborava in
chiesa affinché tutto fosse in ordine. Ora che ci segue con
lo spirito le chiediamo di guidarci nel nostro impegno
quotidiano.
Claudia
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CONCERTO D’AUTUNNO
Anche quest’anno, come ormai
da cinque anni, l’associazione “Amici di San Camillo” ha
proposto uno spettacolo finalizzato non solo alla raccolta
di fondi da utilizzare per le famiglie in difficoltà
economiche e per i bambini ospedalizzati, ma anche una buona
occasione per riunire i parrocchiani e tanti nostri
simpatizzanti.
Dopo le commedie goldoniane,
dopo lo spettacolo etnico di due anni fa e il commovente
epistolario tra un soldato al fronte e la moglie durante la
prima guerra mondiale, il 25 ottobre 2013, abbiamo assistito
a quello che si potrebbe definire un “Concerto d’Autunno”.
Grazie alla generosità di un nostro iscritto, Alberto
Tecchiati, si sono esibiti al teatro Don Bosco il
prestigioso coro di voci bianche “Cesare Pollini”, diretto
da Marina Malavasi, con Alessandro Kirschner al pianoforte,
e un trio così composto da Paola Marzolla, soprano, Alberto
Tecchiati, flauto e Aldo Fiorentin, pianoforte
dell’associazione musicale Euphonia.
E' stato un concerto
stupendo che ha spaziato da Donizetti a Verdi, a Chopin, a
Mendelssohn, a Haendel e a Fauré. Il flauto ha profuso una
melodia che ha penetrato il cuore e dato una grande serenità
allo spirito. Il soprano Paola Marzolla con il pianista Aldo
Fiorentin (suo marito) hanno trasmesso il piacere di
ascoltare la bella e raffinata musica in grado di
coinvolgere emotivamente ogni ascoltatore.
Tra i presenti l’Assessore
ai servizi Sociali del Comune Fabio Verlato e responsabili
di altre importanti iniziative di volontariato.
La serata si è conclusa
positivamente sotto ogni profilo.
Claudia Carubia
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UNA STORIA VERA
Una donna arrivò disperata dal suo
ginecologo e disse: Dottore lei mi deve aiutare, ho un
problema molto ma molto serio...... Mio figlio non ha ancora
compiuto un anno ed io sono di nuovo incinta, non voglio
altri figli in così corto spazio di tempo, ma con qualche
anno di differenza..... Allora il medico domandò: bene,
allora lei cosa desidera che io faccia? La signora rispose:
voglio interrompere questa gravidanza e conto sul suo aiuto.
Il medico allora iniziò a pensare e
dopo un lungo silenzio disse: Penso di aver trovato un modo
per risolvere il suo problema meno pericoloso per lei. La
signora sorrise pensando che il medico avesse capito la sua
richiesta. Il medico continuò a parlare dicendo: Cara
signora, per risolvere il suo problema e non stare con due
neonati in un così corto spazio di tempo uccidiamo questo
che è fra le sue braccia, così lei potrà riposare per nove
mesi finché avrà l'altro. Se dobbiamo uccidere non fa
differenza fra questo o quell'altro, anche perché
sacrificare questo che lei ha fra le braccia è molto più
facile, perché non ci saranno rischi per lei.
La donna rimase molto più che disperata
e rispose: No dottore uccidere un bambino è un crimine!!! Il
dottore rispose: Anch'io la penso come lei, ma lei era così
tanto convinta che ho pensato di aiutarla.
Dopo alcune considerazioni il dottore
capì che la lezione aveva fatto il suo effetto e riuscì a
far capire alla madre che non c'era la minima differenza fra
quello tenuto in braccio e quello dentro al suo ventre.
Sorrise e disse: Ci vediamo fra una
settimana per la prima ecografia e per sentire il cuoricino
del fratellino
Articolo tratto da una
rivista religiosa
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FESTA DEL VOLONTARIATO in
PIAZZA
Domenica 22 settembre Padova ha vissuto una giornata gioiosa.
Complice un caldo sole di fine estate, i padovani hanno
passeggiato liberamente fra tante bancarelle allestite dalle
associazioni di volontariato nelle piazze e nelle vie del
centro storico. Bancarelle colme di oggetti, di depliant ed
informazioni.
Anche la nostra associazione ha partecipato mettendo in
vendita, a prezzi modici, tovagliato, fermaporta, copertine,
grembiuli, tutto creato dalle mani esperte delle nostre
volontarie.
Era bello vedere famiglie, giovani ed anziani passeggiare per
il centro fra le bancarelle, fermarsi per fare qualche utile
acquisto, guardare le vetrine dei negozi o sedersi, baciati dal
sole, in qualche bar per prendere un caffè.
In questo periodo così difficile, i padovani, grazie a questa
bella festa del volontariato, hanno saputo godere di un po’
di serenità.
Dobbiamo dire grazie alle amministrazioni locali, al CSV
(Centro servizio volontariato) e ai preziosi volontari che
per il 10° anno hanno messo a disposizione il loro tempo per
una nobile motivazione: far conoscere l’attività
dell’associazione e per una piccola raccolta fondi.
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ASSEMBLEA
STRAORDINARIA DEL
28 NOVEMBRE 2013
Rinnovo Cariche Sociali -
Relazione del Presidente e del Consiglio Direttivo.
Cari amici,
sono passati tre anni da
quando questa Assemblea mi ha affidato l'incarico di
Presidente pro-tempore della Associazione Amici di S.
Camillo. Nel solco tracciato dal precedente Presidente
Iginio Marcuzzi, con il quale avevo già collaborato tre anni
nel ruolo di Vice Presidente ed altri tre come semplice
socio collaboratore, abbiamo continuato ad espanderci sempre
di più sul territorio, cercando anche di operare in rete con
altre associazioni di volontariato. In questi tre anni il
Consiglio si è riunito 15 volte e le delibere sono state
sempre prese all'unanimità.
I principali fatti di questa
gestione del Consiglio Direttivo si possono così riassumere:
- messa finalmente a punto
la struttura della Segreteria che ha visto in
Mariarosa Nalin il principale caposaldo aiutata dalle brave
volontarie Gianna Bot, Annalisa Pizzoccaro e Paola Salce.
Queste amiche hanno permesso una presenza quotidiana dalle
10 alle 11,30 dal lunedì al venerdì. Teresa Finco ha poi
continuato ad assisterci nella preparazione delle assemblee
e per i relativi verbali. Un grazie di cuore a tutte.
- definito e reso operativo
l'Organigramma dell'Associazione in tutti i suoi
aspetti operativi creando anche la figura del Referente
Responsabile sia nei rapporti interni che esterni.
Questo è uno strumento fondamentale che permette ai vari
gruppi così coordinati di essere il vero motore della nostra
macchina che è l'Associazione.
- è stata rinnovata la
Convenzione con l'Azienda Ospedaliera di Padova sino al
30 marzo 2017 che regola gli aspetti organizzativi per i
nostri volontari, oltre a permetterci di partecipare alla Conferenza Consultiva del Volontariato, al
Tavolo del
Volontariato ed infine alla Conferenza dei Servizi.
Dobbiamo poi dire che le nostre volontarie in ospedale
partecipano sistematicamente a tutti i corsi di formazione
organizzati dall'Ospedale stesso e che l'U.R.P. (Ufficio
Relazioni con il Pubblico) più volte ha espresso
apprezzamenti sull'impegno, la disponibilità ed il giusto
rigore delle nostre volontarie.
- nel 2011 abbiamo
deciso in Assemblea Straordinaria alcune importanti
modifiche del nostro Statuto ed abbiamo partecipato a due Bandi del Centro Servizi del Volontariato,
entrambi
accolti e finanziati. Abbiamo partecipato alla costituzione
del servizio "Pronto Anziano" in collaborazione con
il C.S.V. il Comune di Padova ed altre associazioni, creando
una sorta di "Call Center" per raccogliere telefonicamente
le richieste degli anziani bisognosi di aiuto e smistarle
poi alle associazioni di competenza associate, nell'intento
di risolvere e/o accogliere le istanze pervenute. Questo"call
center" permette alle associazioni di lavorare in rete e
rispondere in breve tempo alle diverse esigenze
dell'anziano.
- nel 2012 Abbiamo
poi lanciato il" Servizio Sanitario on line".
Questo
servizio è rivolto a tutti i soci e agli abitanti del
quartiere per aiutare le persone in difficoltà nel prenotare
esami clinici, visite mediche e ritiro referti, in modo
gratuito e nel rispetto della privacy. Sinora poche persone
hanno richiesto questo servizio ma chi ne ha approfittato è
stato molto contento. Sempre nel 2012 abbiamo avviato
colloqui di collaborazione con Padova Ospitale,
importante Associazione di volontariato di Padova, molto
attiva anche all'estero in alcuni paesi africani, che si è
offerta di collaborare con noi, elargendo contributi, nel
servizio di Teleadozione degli Anziani. La nostra
Referente responsabile è Antonietta Alfonsi ed è affiancata
da loro volontari (9) che assistono altrettanti assistiti.
La collaborazione è intensa ed apprezzata. In totale quindi
tra noi e loro assistiamo circa 40 persone, ad alcune
delle quali assicuriamo anche il servizio di Telecontrollo/
Telesoccorso.
. La commissione Europea per gli Affari Sociali ha indicato il
2012
come "l'Anno dell'Invecchiamento Attivo e della
Solidarietà Intergenerazionale". Abbiamo quindi
partecipato alla settimana di convegni e spettacoli "Anziani per Padova" con un convegno sulla
“Accessibilità ai Servizi Offerti all'Anziano sul
Territorio” da noi organizzato in data 11 maggio alla
sala Nilde Iotti del Centro Civico Forcellini, portando
toccanti testimonianze di vita vissuta. Soddisfacente e
incoraggiante la partecipazione della cittadinanza.
A conclusione del 2012
richiamo la vostra attenzione sulla iniziativa "Un
Bancale di Solidarietà" un progetto coordinato dalla
Consulta del Volontariato di Padova. Oltre a noi vi
partecipano altre quattro associazioni presenti nel campo
dell'assistenza Alimentare. Questo progetto si propone di
attivare la distribuzione a fasce bisognose della
popolazione di altri generi alimentari a lunga conservazione
ed in prospettiva anche a gestire prodotti freschi in
scadenza. Questa operatività in rete, di fatto ci ha
consentito sinora di ottenere gratuitamente maggiori volumi
di derrate dal momento che sia le Acli che la Caritas
continueranno ad attivarsi per fare avere alla Consulta, e
quindi alle sottostanti associazioni del progetto,
quantitativi di ulteriori prodotti raccolti dalle industrie
e dai supermercati.
- nel 2013
abbiamo
dato la nostra adesione al Tavolo del Volontariato Terza
Età, voluto dall'Assessorato al Sociale del Comune,
sempre più attento ai problemi degli anziani a Padova, con
l'intento d realizzare l'aggiornamento della mappatura dei
servizi presenti sul territorio. Creando poi uno spazio di
discussione e condivisione delle varie attività proposte
nonché facilitando la formazione di centri per anziani nei
luoghi carenti.
Nel corso dell'anno è stato
dato un particolare impulso al settore dell'Assistenza
Genere alimentare (prima chiamato Banco Alimentare) in
forza anche dell'autorizzazione dell'Assemblea di Bilancio
(di aprile) che ci ha incoraggiato, se necessario, ad andare
anche oltre la quota di budget programmata per gli interventi di solidarietà. Purtroppo i conferimenti di
derrate di provenienza europea sono in diminuzione per cui
abbiamo iniziato ad attivarci con collette dirette presso i
supermercati del nostro quartiere e presso gli Istituti
scolastici privati o parificati per poter continuare ad
assegnare un quantitativo minimo di alimenti ai nostri
assistititi. Al momento stiamo assistendo circa 42 famiglie
per un totale di 150 persone e ci sono altre famiglie in
lista di attesa.
Negli ultimi anni abbiamo
avuto grande aiuto e collaborazione continua dal Centro
Servizi del Volontariato di Padova, che ci ha consentito
di finanziare i numerosi progetti portati avanti dalla
nostra associazione. Altrettanto importanti sono
stati e sono i rapporti con la Consulta del Volontariato
di Padova. Infatti nel mese di novembre la Consulta ci ha
offerto la possibilità di essere partner, assieme alle
stesse associazioni del Bancale di Solidarietà, in un altro
progetto previsto da un bando nazionale denominato "Aiuto
alla Salute", di importo significativo. Tale iniziativa
si propone per la raccolta e la distribuzione gratuita di
farmaci ai non abbienti che non hanno i soldi per comprarsi
le medicine. A mio avviso, è un'altra importante sfida che
vale la pena cogliere. La nostra "lettera di intenti", di
partecipazione nel ruolo di partner, è già stata consegnata.
Voglio anche ricordare
l'annuale Corso di Computer, condotto con grande
competenza e generosità da Fabio Cagol e da Antonio Depieri,
al quale possono partecipare tutti, soci e parrocchiani che
hanno il desiderio di tenersi al passo con i tempi; inoltre
ricordo la gestione competente ed efficiente della casa di
accoglienza di Via Lovarini da parte di Chiara Canazza.
Come noto una delle fonti di
autofinanziamento dell'associazione sono le serate annuali
di Raccolta Fondi che ogni anno hanno visto una
partecipazione significativa di pubblico ai vari spettacoli
di musica, filodrammatica ed altri generi, tutte organizzate
dalle socie Andreina Berti e Gianna Bot.
Da ultimo un grande
ringraziamento va dato al “Laboratorio Fantasia e
Allegria” che con gli incassi dei suoi 4/5 mercatini
annuali rappresenta una delle nostre più importanti fonti di
autofinanziamento.
Un vivo ringraziamento al
nostro Padre Spirituale Giuseppe Lechthaler e a Padre
Roberto Nava, nostro Parroco che oltre ad averci messo a
disposizione un locale nel Patronato, ci è vicino, segue le
nostre iniziative e spesso ci segnala casi importanti e
urgenti di assistenza sul territorio.
Questi risultati sono stati
ottenuti grazie a tutti voi ed in particolare al costante
impegnativo lavoro dei consiglieri che con generosità,
entusiasmo e spirito di abnegazione hanno dato il meglio di
loro stessi nei vari gruppi operativi. Come ho sempre detto
sono stati un quotidiano esempio per me ed uno stimolo a
guardare avanti.
Per motivi di salute non mi
ricandido alla carica di Presidente per il prossimo triennio
ma, se l'Assemblea lo vorrà, assumerò volentieri il ruolo di
consigliere aiutando, se necessario, il nuovo Presidente che
verrà eletto.
L'Associazione Amici di San
Camillo sono sicuro consoliderà le numerose iniziative
intraprese e realizzerà quelle nuove qui tratteggiate, ma a
mio avviso esistono forse i presupposti per studiare e
formulare un ulteriore progetto di alta qualità e profilo
solidaristico.
Il Signore ci illumini e ci
aiuti a fare le scelte giuste! Grazie.
Gabriele
Pernigo
Risultato delle elezioni per
rinnovo cariche sociali dell'Assemblea del 28 novembre
CONSIGLIO DIRETTIVO 2013 –
2016
Andrian Fiorenzo Presidente
Marcuzzi Iginio Vice
Presidente
Consiglieri:
Padre Lechthaler Giuseppe
Pernigo Gabriele
Berti Celli Andreina
Cardin
Antonio
Tesoriere Cremonini
Faccioli Loretta
Alfonsi Antonietta
Galassi Vittorio
Cagol Fabio
Pizzoccaro Ravaioli Annalisa
Candidati non eletti che assumeranno il ruolo di Collaboratori
del Consiglio
Gabrielli Alberto
Arcieri Bisaglia Franca
Sannito Salce Paola
Collaboratori non candidati
che continueranno nel loro ruolo come dal precedente
Consiglio
Nalin Maria Rosa Segretaria
Bot Gianna
Sassano Domenico
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SAN MARTINO
Il mantello diviso a metà
con un povero
La sua vita in sintesi
Martino nacque in Pannonia
(attuale Ungheria, nella città che adesso si chiama
Szombathely, a dieci chilometri dall’Austria) verso il 316
da genitori non cristiani. Ricevuto il battesimo ed
abbandonato il servizio militare, fondò un monastero presso
Ligugé in Francia, dove condusse vita monastica sotto la
guida di sant’Ilario.
Fu quindi ordinato sacerdote
e in seguito eletto vescovo di Tours. Fu buon pastore del
suo popolo, fondò altri monasteri e parrocchie nei villaggi,
curò l’istruzione del clero ed evangelizzò i contadini e i
poveri. Morì nel 397.
È il primo santo non
martire, ricordato nella liturgia. Della sua vita è rimasto
famoso soprattutto l’episodio in cui egli divide con la
spada il suo mantello, per darne una parte ad un povero
infreddolito dal freddo, che egli aveva incontrato per
strada.
Dagli scritti
Martino previde molto tempo prima il
giorno della sua morte. Avvertì quindi i fratelli che ben
presto avrebbe cessato di vivere. Un giorno, al termine
della sua ultima missione, quando già pensava di far ritorno
al monastero, sentì improvvisamente che le forze del corpo,
lo abbandonavano. Chiamati perciò a sé i fratelli, li
avvertì della morte ormai imminente. Tutti si rattristarono
allora grandemente, e tra le lacrime, come se fosse uno solo
a parlare, dicevano: «Perché, o Padre, ci abbandoni?
A chi ci lasci, desolati come siamo?
Intanto sempre rivolto con gli occhi e
con le mani al cielo, non rallentava l'intensità della sua
preghiera. I confratelli che erano accorsi intorno a lui, lo
pregavano di sollevare un poco il suo povero corpo
mettendosi di fianco. Egli però rispose: Lasciate, fratelli,
lasciate che io guardi il cielo, piuttosto che la terra,
perché il mio spirito, che sta per salire al Signore, si
trovi già sul retto cammino. Detto questo si accorse che il
diavolo gli stava vicino. Gli disse allora: Che fai qui? Non
troverai nulla in me, sciagurato! Nel dire queste parole
rese la sua anima a Dio. Martino sale felicemente verso il
cielo. Martino povero e umile entra ricco in paradiso.
Il suo esempio è per noi un
insegnamento
La liturgia cattolica
annovera san Martino tra coloro che hanno saputo riconoscere
Cristo nei poveri e nei sofferenti. Egli è tra coloro ai
quali il Signore ha rivolto l’invito finale: “Venite,
benedetti dal Padre mio. Perché io ho avuto fame e mi avete
dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero
forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito,
malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a
trovarmi”.
Esulterà di gioia Martino,
nel ricordare che con il suo mantello ha avuto l’onore non
solo di coprire e riscaldare un povero infreddolito,
incontrato nelle strade del mondo, ma di aver ricoperto il
corpo stesso di Cristo, che si celava sotto le spoglie di
quel povero.
È la sorte che toccherà
anche a noi se sapremo con la stessa fede, con la stessa
generosità riconoscere Cristo negli ultimi e nei poveri e
soccorrerli dando loro qualcosa di nostro. Viene da pensare
quanto grande è la generosità di Dio verso di noi: noi diamo
a Lui le povere cose del mondo, un po’ di cibo o di bevanda,
un mantello, una visita, un soccorso; e Lui ci ripaga con un
premio eterno. Dovremmo, anche solo per convenienza, aprire
il nostro cuore all’amore fraterno nella ferma convinzione
che, aprendoci al nostro prossimo, facciamo spazio a Dio.
Non ci mancano le occasioni di incontrare e soccorrere i
poveri: occorre solo aprire occhi e cuore, poi anche le
nostre mani si muoveranno. Lasciamo che l’esempio di tante
brave persone ci smuova ad essere caritatevoli.
padre Giuseppe
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