Sono nato a Padova dove vivo e lavoro.
Ho iniziato a dipingere a olio all’età di 10 anni in modo autodidatta seguendo varie forme artistiche finendo intorno ai vent’anni per essere influenzato dal Surrealismo. Questo mi ha portato a frequentare una scuola di grafica e a intraprendere poi la carriera di grafico pubblicitario, attuale mio lavoro. Nei momenti di relax ora dipingo e mi ispiro al Pop Surrealism. Nato in California senza dichiarazioni di intenti né manifesti programmatici, ma con caratteristiche chiare e condivise, il Pop Surrealism collega il surrealismo al fumetto, ai temi sociali, ai miti diffusi, ai rumori urbani. Caratteristica condivisa delle opere è uno stile onirico e fiabesco, misto a citazioni pittoriche di matrice classica. Aggraziato, qualche volta lezioso, il mondo che il Pop Surrealismo rappresenta una metafora di una società tritacarne, tritatutto, contraddittoria e compulsiva, irrazionale. Il pop surrealism nasce da una fusione alchemica inconsueta, una miscela multiculturale nella quale si mescolano richiami al mondo ludico dell’infanzia e aspetti di un onirico carnevale noir, reinventando così una realtà che riflette la complessità odierna. Dagli allucinati automatismi psichici del surrealismo si arriva ad un calibrato caos nel quale regna l’anarchia iconografica. Scenari degni del più ispirato Bosch si coprono di strani animali, buffi ominidi con altrettanto buffi abbigliamenti e innocui demoni. Atmosfere paradossali in cui si muovono sinuose presenze.
E-mail: arturo.demenego@gmail.com
"Onirico, surrealista, magrittiano, Arturo ama il simbolismo della pop art surrealista dal quale si è sentìto fortemente influenzato sin da giovane e che lo condusse successivamente a intraprendere gli studi e il lavoro di grafico pubblicitario, dopo aver sperimentato fin dall'infanzia tecniche e linguaggi di varia tendenza espressiva. Pop surrealismo quindi, che come vediamo Arturo degnamente interpreta nelle sue opere con chiari riferimenti al mondo ludico dell'infanzia, nonché ai profondi temi di attualità quali le inquietudini sociali e dell'ambiente con significative mescolanze suggerite dall'inconscio di fantomatici quanto mai ilari ominidi nonché metaforiche presenze dell'ambiente vegetativo, animale e di varia spiritualità. Il tutto nel rispetto di un anarchia iconografica in cui è implicito esprimere senza sorta di vincoli quel linguaggio della mente che l'appartenenza al movimento pop surrealista consente e naturalmente contempla." (Dora Schiavon - 2012)
