Nahid Khaleghpour è nata nel 1953 in Iran.
Il suo percorso artistico inizia negli anni dell’adolescenza, in seno alla famiglia, dove tutti, a cominciare dal padre, coltivavano l’hobby della pittura. Nahid è stata quindi allieva di Anibal Alkhas, un pittore molto noto in Iran. Dopo un’esperienza come insegnante, si è iscritta all’Accademia di Belle Arti, dove ha imparato ad esprimersi con le arti figurative e drammatiche. Da lì è iniziato il suo percorso creativo: nelle sue opere più significative ha interpretato i versi del poeta Khayyam, in particolare attraverso l’immagine dell’anfora, recipiente di terracotta, che per il poeta rappresenta metaforicamente l’essere umano.
Khayyam, grande astronomo e poeta persiano del Medioevo, cerca di riportare l’attenzione dell’uomo dal cielo alla terra: noi esseri umani nasciamo dalla terra e alla terra ritorniamo, e allora dobbiamo cercare di stare bene con noi stessi e con gli altri, e di godere tutti insieme del breve percorso della nostra vita.
Quando Nahid, nel 1984, è arrivata in Italia, ha dovuto interrompere la sua attività artistica, finchè cinque anni fa, ha trovato una bravissima insegnante di acquerello, Caterina Salce, ed ha ripreso a dipingere i motivi a lei cari: anfore, fiori e paesaggi astratti.
Nahid collabora con diverse associazioni ed è disposta a collaborare dove è richiesta.
Attualmente tiene corsi di acquarello per il Comune di Padova.
E-mail: nahidk@libero.it
Tel: 049666007 - 3403270250
"Questa raffinata acquerellista iraniana propone alcune traduzioni pittoriche ispirate a liriche del proprio paese d'origine. Trasparenza ed allusività sono i punti di riferimento anche nelle preziose anfore che appaiono gradatamente dal fondo. Capacità espressiva ed originalità sono alla base di un temperamento sicuro e colto." (Luglio 2010 © Gabriella Niero - 4^ Biennale Blu di Prussia)
"Pittrice eclettica di origine iraniana, utilizza in maniera raffinata la tecnica ad acquerello, si esprime con un linguaggio astratto informale nel proporre opere dalle cromie contrastanti, ma ama altresi esprimersi nel linguaggio figurativo come possiamo ammirare in questa mostra, dove sono presenti pregevoli composizioni floreali e paesaggistiche, ma dove si legge inoltre un tocco di romantica femminilità nella figura di donna che avanza lievemente con passo di danza." ( Dora Schiavon 15.04.2011- Esposizione Il gancino )
"I fiori si tingono di giallo, di azzurro e violetto, i loro petali si sfaldano, fitte goccioline acquerellate scendono vanno a sottolineare i chiari scuri compositivi, un grande albero sul prato innevato troneggia, sovrasta l'orizzonte. Poi un forte vento spazza ogni cosa, in un turbine l'atmosfera muta, il linguaggio di Nahid ha ora cambiato volto e nella sua diversità entra chiaramente nell'astrattismo nel mondo pittorico." (Dora Schiavon 13.04.2012 - Esposizione il Gancino)
"Le suggestioni della narrazione simbolica insieme ai riferimenti iconografici contemporanei si depositano sulla tela con un’intensa carica emozionale e trasfigurano il ricordo di un’immagine, la memoria di un’atmosfera, il fascino di un sogno fissato nel tempo. Ne nasce l’impressione di entrare in luoghi mitici in cui la materia sospesa nel tempo ci rivela i segreti dell’umana condizione. Una misura ideale unisce il senso e la ragione, cioè la tangibilità dei soggetti, con una luce astratta che pervade gli spazi rivelando in modo descrittivo i riflessi di una percezione visiva che non è solo fisica ma anche interiore. L’artista interpreta una realtà visionaria, trasfigurata, scandita da incisivi dettagli cromatici insieme a rigeneranti strati di colore inseriti nella trama visiva. Nel prezioso accordo tra figurazione e astrazione, tra geometria e lirismo, tra realtà e memoria del vissuto, l’artista interpreta con sicurezza il tema dell’allegoria procedendo coerentemente lungo il percorso che unisce la riflessione con il sentimento, la tradizione alla modernità, Nell’aura dell’evocazione, intrisa da una sfuggente nostalgia, Khaleghpour Nahid si fa sensibile interprete di una meditazione personale che assume valenze culturali ed insieme spirituali. Tutto si trasforma in un raffinato elogio della memoria che torna a vivere nel clima silente dell’arte pittorica più vera." (RAFFAELE MAMBELLA - BIENNALE ASSOCIAZIONE “BLU DI PRUSSIA” 2012)
"Raffinata acquerellista, Nahid con suggestione narrativa sa rappresentare luoghi e simboliche atmosfere del presente e del suo personale vissuto e preziosamente conservate come pietra miliare nella memoria.
Nel linguaggio di Nahid si percepisce netta la tendenza all'astrazione stilistica della forma che conferma la sua continua ricerca del rinnovamento, ma qui non si possono non apprezzare e ammirare nostalgiche rappresentazioni che necessitano ancora di una reale e tangibile identità soggettiva." (Dora Schiavon -18.01.2013 - Esposizione il Gancino)
"Nahid maestra d'arti pittoriche, conoscitrice di svariate tecniche acquerellate, ama sperimentare ed è sempre alla ricerca di nuove modalità di espressione. In questa mostra utilizza la carta gessata nel rappresentare la fusione del linguaggio figurativo ed astratto dove si intravede nell'evanescenza acquerellata un' intensa maternità. Fa percepire poi il fragore delle onde, un mare in tempesta, una nave nella burrasca, la sfida di una surfista che coraggiosamente cavalca l'onda. Di gradevole effetto infine un romantico bouquet formato da 3 rose bianche stilizzate." (Dora Schiavon -07.11.2013 - Esposizione il Gancino)
