Roberto Farinazzo nasce a Roma nel 1945.
Cresciuto a Palermo si trasferisce a Padova dove da quarant'anni vive e lavora. I suoi maestri sono stati: Juliana Manoleva, Luca Fassanelli, Alfredo Sandoli, Alberto Bolzonella e Lea Molfese i quali hanno accompagnato la sua ricerca artistica. Ha partecipato a varie mostre personali e collettive ottenendo apprezzamenti. Aderisce a varie associazioni culturali e artistiche fra le quali: Città di Padova - Arte e Incontro - Vecia Padova e Blu di Prussia
Come mezzo pittorico espressivo Roberto Farinazzo ha scelto la delicata tecnica dell'acquerello, forse la più consona al suo temperamento artistico rivolto ad un lirismo dolce, dove predomina uno squisito senso dell'equilibrio formale e coloristico.
Nelle sue opere vibra una sorta di liquida trasparenza dovuta alla morbida luce, che le avvolge: una luce dal chiarore del cristallo o degli antichi vetri di Murano.
Gioco di trasparenze dunque, che si avvale però di un disegno esatto, che dona alle singole composizioni la forza di una precisa volumetria. Una pittura quindi dai valori plastici, pur nella ricchezza delle sfumature cromatiche. Vive in essa, tra r altro un intenso sentimento della natura, la quale non cessa mai di stupirci, così molto spesso protagonisti dei quadri dell'autore sono i fiori: i delicati iris, i profumati fiori del glicine o i fiori di loto, tutti fiori che ad una lettura simbolica rappresentano l'amore, l'armooia della -natura primordiale.
Altre volte, invece, Enzo dipinge con grande sensibilità scorci architettonici, angoli antichi, tutti luoghi quasi persi in una dimensione spirituale senza tempo.
E-mail: bludiprussiapd@yahoo.it
"Le opere di Enzo hanno un "curriculum" che le contraddistingue: creatività e competenza classicismo ed innovazione accanto ad una varia produzione di immagini. Le rappresentazioni dell'autore sono inconfondibili per lo stile, sia che esse nascano da un'ispirazione o che vengano costruite da rappresentazioni già viste... Egli propone i suoi quadri come frutto della mediazione fra idea e materia." Mag.2000 - Paolo Simonetto
"Nelle sue opere vibra una sorta di liquida trasparenza dovuta alla morbida luce, che le avvolge: una luce dal chiarore del cristallo o degli antichi vetri di Murano. Gioco di trasparenze dovunque, che si avvale però di un disegno esatto, che dona alle singole composizioni la forza di una precisa volumetria ..." Giu.2001 - Raffaela Bettiol
"... il paesaggio marino, solare all'incontro e non solo, la macchia del colore che irrompe ed evolve situazioni di afflato poetico, la sua liquidità, la solarità che si irradiano a "riscaldare" l'ambiente, le sfumature tutto contribuisce all'evolversi dell'opera e alla comunicazione che ne deriva, pregio dell'autore e del suo desiderio latente di libertà. In tutto questo le immagini di un sogno o di una realtà a cui voler tendere per una compiutezza di intenti...
... La rivisitazione di un ambiente come il mare affascina da sempre il pittore, l'artista. Nelle opere presenti è posto in risalto il paesaggio, prettamente rivolto all'elemento vitale come l'acqua. L'autore svolge in questo spazio virtuale una serie di accadimenti, probabili realtà in cui la forza di questa e quella dell 'uomo sono messe a confronto. .." Dic.2003 - Carla Rugger
"Acquerellista, con una visione perfetta dei luoghi padovani, dove il fondo e il primo piano sono lasciati liberi per cogliere un’atmosfera tutta particolare." (Dott.ssa Marifulvia Matteazzi Alberti)
"Il segno liquido dell'acquerello traccia i profili della natura morta offrendo dolci ricordi di preziose atmosfere. Su foglio candido si alternano i vivaci cromatismi floreali che l'autore coglie con gesto dinamico ed estemporaneo sprattutto quando appaiono nell'ambito di una dimensione naturale rigogliosa, vedi i Fior di Loto, biologicamente colma di vitalità" (Luglio 2010 © Gabriella Niero - 4^ Biennale Blu di Prussia)
"Un delicato bouchet, una veduta lacustre, un viale tra un filare d'alberi ancora spogli nel rigore invernale, dei fiori lilla sbocciano tra il verde di un prato dove gli alberi non osano ancora gettare i prini germogli, una nota banchina ci conduce poi a Porta Portello. Una nota basilica ci ricorda Venezia: la chiesa della Madonna della salute. Enzo, grande raffinato acquerellista sa spaziare tra architetture urbane , scorci e borghi di nostalgica memoria, la paesaggista e l'elemento floreale colgono nell'essenzialità della forma e della sfumatura a pieno l'armonia coloristica e la realtà volumetrica sia pur nella ricerca di una lieve astrazione formale." (Dora Schiavon 9.03.2012 - Esposizione Il gancino)
"Raffinato acquerellista Enzo delinea scorci e borghi di luoghi ameni, significativamente noti, ricchi di culto e di spiritualità, sono raffigurazioni tracciate con quella reale conoscenza della prospettiva e del disegno applicate alla tecnica e al personale linguaggio.
Grande poetica si coglie anche nei paesaggi alpini , dove tra la liquidità del colore e la macchia formale traspare l'armonia dettata dalla natura in una delicata profusione di sfumature." (Mostra Bar Il Gancino dal 19 ottobre al 5 novembre 2014 a cura di Dora Schiavon)
